sabato 5 gennaio 2013

ci vuole dell’abilità



Fame, il frigorifero offriva dei peperoni. Vada per la peperonata, la cipolla c’è? C’è. Due scatole di pelati? Ci sono. Bon, si può fare. Nel frigo c’era anche una ciotolina con la testa e il sedere del rotolo di spinaci che avevo fatto giovedì quando sono venuti gli amici a trovarci, sia mai che io butti via qualcosa di commestibile, l’ho sminuzzato e ci ho messo anche lui. Poi ho deciso che provavo a metterci anche l’origano. A me l’origano piace tanto, d’estate sui pomodori lo metto ma d’inverno ne uso poco. L’ho pasticciato con le mani per metterlo nella pentola e mi sono spinata. Ci vuole dell’abilità a spinarsi con l’origano, non è mica facile. E la spina la sentivo ma non la vedevo, poi l’ho vista e sono anche riuscita a togliermela. Una soddisfazione difficile da descrivere. Una soddisfazione liberatoria. 
(solo per poter scrivere che l'origano nella peperonata ci sta bene)

2 commenti:

Marco Bertoli ha detto...

Una soddisfazione difficile da descrivere. Una soddisfazione liberatoria.

Eh, lo so.

(…) Uscir di pena
è diletto fra noi.
Pene tu spargi a larga mano; il duolo
spontaneo sorge: e di piacer, quel tanto
che per mostro e miracolo talvolta
nasce d’affanno, è gran guadagno.
Umana
prole cara agli eterni! assai felice
se respirar ti lice
d’alcun dolor: beata
se te d’ogni dolor morte risana.

latteaigomiti ha detto...

Ti ho fatto venire in mente Giacomo? che stranezza. Dovrei riprovare a leggerlo, l’ho cordialmente odiato al liceo e lui si è vendicato uscendo alla maturità.