sabato 12 gennaio 2013

un esercizio utile


Mi son fatta l’idea che a star dietro alle piante si sviluppi la pazienza. Ho proprio la sensazione che si rafforzi. Un bell’esercizio che funziona anche nell’immediato. Ho appena fatto un esperimento. Ho cambiato la terra a un’orchidea piano piano perché non avevo un altro vaso trasparente e non è che per salvare il vaso potevo spezzare le radici, sarebbe stato un controsenso, e poi, quando dopo mezz’ora di attenzione mi sono seduta sul divano bella contenta, è arrivato uno scroscio d’acqua e io avevo il bucato steso fuori. Ho portato dentro il bucato, bagnandomi, e mi sono accorta che avevo lasciato le zompettate sul pavimento della cucina e così ho ripassato il mocio. Era ancora bagnato e Daniele è andato a prendersi un bicchiere di Coca e io mi son detta Non c’è due senza tre, ho aspettato che uscisse e ho dato un’altra passata. Poi però ho messo il manico del mocio di storto tra i due muretti della cucina perché il proverbio dice Non c’è due senza tre e il quattro vien da sé. Ma io non sono (ancora) così allenata.

2 commenti:

Marco Bertoli ha detto...

Bello e vero quello che dici delle piante (come sempre)(almeno credo sia vero, perché io di piante non ne ho).

La storia del pavimento, invece, e scusami tanto se mi permetto di dirti così, rivela un tratto neanche troppo lievemente ossessivo. Intendiamoci, finché l'ossessione si esplica con la pulizia, tanto meglio

A Natale mia sorella mi ha regalato Manuale di pulizie di un monaco buddhista. Spazziamo via la polvere e le nubi dell'anima di keisuke Matsumoto, o meglio Matsumoto Keisuke, come loro dicono (Vallardi, trad. it. di Ramona Ponzini, € 12,50). È molto simpatico e contiene più di un briciolo di verità.

latteaigomiti ha detto...

Rimanere impassibile al riformarsi dello sporco (nel senso di non tirar giù un porcone, non nel senso di non ripassare lo straccio) è un po’ un esercizio da monaco buddista non pensi? Comunque sono ossessioni momentanee, adesso sul pavimento c’è già una macchia di caffè e se ne rimarrà lì per un po’, mi sa.