domenica 29 agosto 2010

uffa

Non sono più passata da qua, cioè ci sono passata ma non ho più scritto nulla. Motivo: male a un orecchio. Non dovrebbero essere collegate le due cose, non scrivo con le orecchie. Coi piedi sì, con le orecchie no. Il punto è che non mi andava molto di passare da qua e dire: ciò male a un orecchio (il destro se siete curiosi), anzi la frase corretta sarebbe stata ho male a un orecchio e la cosa mi mette di cattivo umore. Così ho aspettato, per vedere come andavano le cose e ora ho deciso che lo scrivo: ho male a un orecchio e la cosa mi mette di cattivo umore. È iniziato tutto lunedì. Lunedì sera non riuscivo a dormire dal male e così mi sono presa un anti-infiammatorio, ha funzionato, è andata meglio, poi ho dormito. Ho continuato a prenderlo ma il problema non si risolveva, da giovedì ho iniziato anche a prendere anche un antibiotico. Mah, sto meno male è vero ma direi che il problema è ancora là. Da ieri prendo anche dei fermenti lattici, mi sa che ‘sto antibiotico si è messo a distruggere i batteri sbagliati. I fermenti che prendo sono di un dolce ma di un dolce che è indescrivibile quanto sono dolci. Un dolce nauseante, ecco lo definirei così: dolce nauseante, tanto dolci che ieri mi è venuta voglia di andare in cucina, aprire il barattolo del sale e prendermi un granello di sale grosso per scacciare via quel gusto. Oggi ero in casa e facevo cose di casa o leggevo e per almeno venti volte mi son sentita dire: ma uffaaaa. Mica bello, sentire una che stira si sposta i capelli, picchia sull’orecchio e dice uffa, mette giù tavolo inizia a mangiare e al terzo boccone dice uffa, legge, si volta dall’altro lato picchia l’orecchio sul cuscino e dice uffa.
Secondo me Daniele ora è andato a correre perché non ne poteva più, meno male che domani torno a lavorare e lì mi inibisco, lì mi sa che non dico uffa due volte all’ora. Lo penso, ma taccio.

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