domenica 15 agosto 2010

strana malattia

Ho una strana malattia che si manifesta in maniera curiosa: quando entro in libreria le estremità degli arti superiori diventano appiccicose. Può essere imbarazzante, capita di incontrare qualcuno che conosco e devo star attenta a non abbracciare. Va beh, son cose che succedono, pare, e poi non hanno ancora trovato una cura quindi me ne faccio una ragione. È l’unica possibilità che ho.
L’altro giorno mi è rimasto attaccato alla mano un libro, aveva un titolo molto bello* anche la quarta era molto bella**. Ora è lì sul comodino, ogni tanto ne leggo delle pagine, trovo frasi interessanti.
- La cosa più terribile è quando individui piatti e insignificanti si accompagnano a esaltati.
- Certi libri sembrano scritti non perché da essi si impari qualcosa, ma perché si sappia che l’autore sapeva qualcosa.
- Nessuno parlerebbe molto in società se sapesse quante volte fraintende gli altri.

* Gli errori rendono amabili (massime e riflessioni di J.W. Goethe),
** Bisogna pagar cari i propri errori, se si vuole liberarsene.

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