Mi hanno rifilato
cinquecento lire dandomi il resto e non me ne sono accorta, l’ho scoperto dopo
quando sono andata a comprarmi le sigarette. Guarda che sono cinquecento lire
queste, mi ha detto il tabaccaio, Scusa, non me ne ero accorta, gli ho
risposto, mi sa che le ho appena ricevute di resto al mercato. Meno male che
son anni che vado lì, almeno non avrà pensato che cercavo di imbrogliarlo.
Penso di sapere dove è successo, non ne ho la certezza assoluta ma son
abbastanza sicura. Questa mattina avevo solo un euro in moneta, ho preso un
caffè alle macchinette mi son rimasti cinquanta centesimi. Tornando a casa ho
fatto la spesa, dal macellaio il resto erano trenta centesimi, non è stato lui,
a un banco ho speso quattro euro e trenta anche lì non possono avermeli
rifilati di resto. Avanza solo il secondo banco frutta verdura. Comunque sia, lì
non ci comprerò più, avran anche della bella verdura ma per come sono fatta io
se la possono tenere tutta e si tengono anche l’augurio che marcisca sui loro
banchi. Sto diventando allergica all’imbroglio, piccolo o grande che sia,
quando lo vedo ho proprio la liberazione di tanta di quella istamina che tra un
po’, se vado avanti a sensibilizzarmi, l’antistamico mi farà un cippa. Bisognerà
girare con il cortisone in borsa.
Lavorare tanto
2 ore fa
4 commenti:
Io mi sa che ho rifilato qualche pence al posto delle monetine da un centesimo. Però non l'ho fatto apposta, è che so' cecata :-)
Sere capisco bene il problema
un'altra cecata ;-D
dici che anche la fruttivendola è dei nostri?
Le concediamo il beneficio del dubbio? Io però glielo direi ;-)
Dai glielo concediamo però stiamo particolarmente attente al resto la prossima volta che andiamo. così, tanto per non passare per quelle che si possono fregare tranquillamente.
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