Mio padre,
autore di libri di religione, era a suo modo un «letterato». Poiché io ero
curioso di quel che scriveva, papà mi confidava le sue opinioni. Fra i
commenti, c’erano quelli che preferiva e quelli che considerava
incomprensibili. Presumendo che anch’io, da grande, avrei scritto libri di
religione, mi dava i seguenti consigli: «Sii semplice nel tuo ragionamento ed
evita i sofismi. Nessuno dei grandi studiosi ha mai distorto il testo. Essi, è
vero, hanno scavato in profondità, ma non hanno mai fatto di una mosca un
elefante».
Alla corte
di mio padre – Isaac B. Singer – trad. Rosanna Pelà – pag.133
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