sabato 2 febbraio 2013

così Venezia per me


Almeno nella giovinezza un uomo nato in questa città trascorre tanto tempo camminando quanto un buon beduino. /…/ È solo perché camminare sotto questo cielo /…/ è di per sé un buon prolungamento della vita e una scuola che migliora la vista e la mente. /…/ c’è qualcosa che infonde alle suole una voglia quasi sensuale di camminare. Dal mare soffia un vento di tramontana, odoroso di alghe, che qui ha guarito  molti cuori soprassaturi di menzogne, disperazione e impotenza. /…/
Questa è la città dove in qualche modo è più facile sopportare la solitudine che in qualsiasi altro posto: perché la città stessa è sola. Una strana consolazione viene dall’idea che queste pietre non hanno nulla a che vedere col presente, e ancora meno con il futuro.

Fuga da Bisanzio – Iosif Brodskij – tr. di Gilberto Forti - pag.65

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