Io questa mattina parlavo
con i miei gerani, raccontavo loro che a me succede di pensare che a volte ci
vorrebbero delle istruzioni.
Dicevo Fai una cosa e sbagli, allora poi pensi che se ricapiterà una
situazione simile la prossima volta quella cosa non la farai. Poi però succede
che non la fai e ti sembra proprio di aver sbagliato di nuovo. Allora forse le
due cose non erano simili. Perché se no come si deve fare? Loro ascoltavano ma
non son sicura che capissero. Gentili son gentili, ascoltare ascoltavano, senza
esempi però, poverini, non capivano. E mentre raccontavo loro questi miei
ragionamenti di metà mattino mi sono accorta che loro stanno già facendo le
foglioline nuove allora ho pensato che ieri era il due febbraio e ho detto loro
Col dì de'a Candeòra / de l'inverno semo fora; / ma se piove o tira vento, / de
l'inverno semo drento. Ieri
mattina un po’ ha piovuto, vento, eh c’è sempre vento qua, un po’ più o
un po’ meno, ma il vento difficile che manchi. Ecco, dicevo, adesso voi sentite
caldo e vi vien voglia di far foglioline nuove ma va tu a sapere se l’inverno è
finito o no. Forse è così che bisogna fare, far quello che si sente senza tanti
ragionamenti perché non c’è possibilità di sapere come andranno le cose. Te
puoi fare e sbagliare, puoi non fare e sbagliare ma può anche essere che decidi
di fare e fai bene, decidi di non fare e fai bene. Va tu a sapere. In mancanza
d’istruzioni forse ci si deve affidare al sentimento.
Ma così belle
2 ore fa
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