martedì 24 novembre 2009

ridere, mangiare, applaudire

‘Sta sera tornando a casa mi sono domandata: quando uno dice quella persona mi piace a pelle o non la sopporto anche se non mi ha mai fatto niente di male, che cos’è che l’ha spinto a farsi un’idea di un estraneo? Dal momento che mi è difficile ragionare, figuriamoci ragionare in astratto, ho provato a pensare a quello che succede a me. Può sembrare che io alla fine pensi solo a me, che sia egocentrica. Forse. È probabile. Molto probabile basta guardare le etichette qua a sinistra: l’etichetta più presente è io. C’è da vergognarsi. Dovrei riaprire tutti i post e togliere io dalle etichette. Magari una sera lo faccio. Ma il punto in realtà è che mi è già difficile pensare con la mia testa figuriamoci con la testa di qualcun altro. Non mi ci metto proprio, è fuori dalle mie capacità. Ecco questo, cioé quello che ho scritto all’inizio prima di aprire la parentesi sul mio egoismo, era il punto di partenza del mio ragionamento e poi passin passetto sono arrivata fino al portone di casa e mi sono resa conto che per me è molto importante come uno ride, mangia e applaude. Sono tre cose che mi aiutano molto a farmi un’idea di chi ho davanti. Come uno ride la più importante. Una persona che ride con gli occhi e solo a volte con la bocca, per come son fatta io, è una persona che mi vien subito voglia di conoscerla.

4 commenti:

Arcureo ha detto...

Ok per il mangia (e anche per come tratta l'eventuale cameriere) ma mi devi spiegare quella dell'applaudire!!! ^__^

latteaigomiti ha detto...

È che un po’ pensavo alle cose che mi portano ad avvicinarmi a una persona e un po’ pensavo alle cose che mi portano ad allontanarmi da una persona e così mi è venuto in mente che quando ero andata a vedere Aspettando Godot c’era una donna seduta vicino a me che alla fine dello spettacolo si è messa ad applaudire in modo per me strano e che mi dava anche un po’ addosso. Se io applaudo (e turna con sto io) mi viene da picchiare con le dita, pollice escluso, della mano sinistra sul palmo della destra e questo fa del rumore, io applaudo perché questo suono, che vuole essere un grazie, un bel lavoro… sia sentito. Questa signora invece avvicinava con calma indice, medio e anulare della sinistra all’indice medio e anulare della destra e a me, che dovrei imparare a farmi una riga di fatti miei, mi veniva da chiederle: ma le è piaciuto? Perché guardi che dal gesto che fa non è che si capisce bene che cosa ne pensa. Se non le è piaciuto può anche non applaudire, però se vuole applaudire mi sa che non la sentono, faccio fatica a sentirla io che le sono seduta di fianco. (ecco ora con questa confessione mi perdo uno dei pochi che passa da qua :D)

Unknown ha detto...

carissima, credo invece che con il "puntalcazzismo" (termine affettuoso coniato, io credo, dal suddetto Arcureo) dimostrato in questa fantastica spiegazione sull'applauso, ti sei appena guadagnata un altro fan! :D
(sei geniale!)

Arcureo ha detto...

Beh la descrizione, soprattutto le parole "avvicinava con calma", rende perfettamente l'idea!
(Comunque, Sid, non l'ho coniato io il termine... :-P )