venerdì 17 gennaio 2014

mi son venute in mente due cose


Ieri mi sono dimenticata il cellulare in laboratorio e tornando a casa me ne sono accorta.  Mi sembrava stranissimo non averlo. E mi stupiva molto anche il fatto che non mandare a Daniele un messaggio del tipo Sono uscita, o Sono sull’autobus, o Ci serve qualcosa per stasera? mi sembrasse un problema. Piccolo, ma pur sempre un problema. E allora mi son venute in mente due cose che non vedo da anni, il contascatti e la prolunga per il telefono. Il contascatti lo aveva messo mio papà quando mia sorella aveva iniziato a telefonare a un ragazzo che abitava a Milano. Ognuno di noi in quel periodo aveva diritto a un tot di scatti a settimana, gli scatti extra si pagavano. Mio fratello, che ha sette anni meno di me, non li usava mai tutti e allora quelli che avanzava li vendeva sottocosto a me o a mia sorella. Vicino al contascatti c’era un foglietto e una matita, si segnavano i numeri e il nome. Il contascatti non era bello. La prolunga invece mi piaceva molto, chissà dov’è finita. Il telefono era in corridoio, proprio dove adesso a casa dei miei c’è la base del telefono senza fili, ma con la prolunga al massimo si riusciva a chiudersi nel bagno con il telefono e parlare senza essere ascoltati. Era una cosa bellissima passare da tutti, capire se a qualcuno serviva il bagno e poi chiudersi lì a telefonare.

2 commenti:

Calzino ha detto...

Come rievochi tu, nessuno mai.

latteaigomiti ha detto...

:-D grasie Calzino