Quest’oggi ho corretto le bozze di un
articoletto usando per la prima volta un programma. Le poche volte che mi è capitato
di correggere bozze l’ho fatto sulla carta, ogni autore se le leggeva, segnava
quello che vedeva poi uno metteva tutto insieme e io non ero mai stata quel qualcuno. E oggi mi è venuta nostalgia dei fogli di carta spediti che sì, si diboscava
un po’ di più che sì, si allungavano i tempi però, secondo me, era più
semplice. Sarà che son poco tecnologica, sarà che mi son da poco abituata a
vedere le correzioni su word, quelle su pdf non le avevo mai frequentate. E
adesso mi son venute in mente le diapositive. Da quanti anni non si vedono più le
diapositive ai congressi? Lì trovo del bello anche in quello che si fa ora; la
possibilità di fare cambiamenti all’ultimo momento è un gran vantaggio. Però eran
belle. Si andava nella dove c'erano i caricatori, divisi per giorno, per sessione, e le si metteva nel caricatore, storte. Facevamo dei puntini sulla cornice per poterle orientare correttamente, quelle stanzette erano sempre poco illuminate. La prima volta che mi è capitato di farne erano a sfondo blu, titolo
giallo e scritte bianche. Adesso non proietterei mai una cosa fatta in quel modo, con quei colori. Dovrei averne
ancora da qualche parte. Son quasi vintage adesso. Tra poco quelle diapo mi
faranno lo stesso effetto che mi fanno i colletti delle camicie di mia mamma
quando guardo le foto di quando io avevo sei sette anni.
Giuseppe Verdi
8 ore fa
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