È arrivato l’autunno e sono ricomparsi gli zoccoli da laboratorio sui miei piedi. D’estate tengo su i sandali tutto il giorno ma appena cambia la stagione no. Se ho le scarpe chiuse mi metto gli zoccoli, le scarpe chiuse tutto il giorno sono una sofferenza. Quelli dell’anno scorso (che mi sa che erano dell’anno prima ancora) erano blu. Ormai avevano un buco, anzi due, uno era un buco buco, un buco senza ombra di dubbio, l’altro era un buco non ancora buco, qualcosa che stava per diventare un buco. Ho pensato che fosse giunto il momento di prendermi un paio di zoccoli nuovi e li ho scelti violetto. Li trovo allegri. Pacchiani il giusto e allegri.
E adesso mi è venuto in mente che la prima persona con la quale ho diviso casa qua a Genova usava un paio di zoccoli come ciabatte ma non diceva gli zoccoli diceva le zoccole e a me, ogni volta che mi chiedeva: hai visto le mie zoccole?, veniva da ridere.
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