La stanchezza fisica è una stanchezza molto bella. Tra ieri (ho preso ferie) e oggi ho smontato una libreria per rimontarla da un’altra parte, e ne ho spostata una sulla parete opposta. Sono due librerie leggere di quelle di metallo che fanno molto ufficio, le avevamo prese quando siamo andati a vivere insieme. Eravamo in un appartamento in affitto, ammobiliato ma senza una libreria. Quando siamo venuti a vivere qua ce le siamo portate con noi e Daniele le ha dipinte di viola, due viola differenti (la scelta dei colori è mia, l’opera sua). Adesso, sulla parete dove c’era una di queste due librerie c’è posto per quella che era la libreria di mia mamma da ragazza. È arrivata sta mattina e l’abbiamo montata insieme. E così sono due giorni che sposto (e spolvero) libri e fumetti. Una cosa che mi piace molto ma che stanca, parecchio. Domani mi aspetta un gioco molto divertente. Oggi sono arrivate anche tre cassette della frutta piene di libri e, se ne escludo quattro che ho chiesto se potevo averli io, gli altri non so che libri siano. Erano a casa della mia nonna materna, mia mamma l’ha venduta. Quando mi ha detto che non aveva posto per tutti i libri che voleva tenere le ho proposto di mandarne qua al mare un po’ ché a me pensare che dei libri vengano buttati mi sembra una cosa brutta, se poi penso al buttar via dei libri che si vogliono tenere mi sembra una cosa orribile. Chissà che cosa troverò.
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