domenica 27 giugno 2010

postsincronizzati

A volte ho l'impressione di vivere in un film doppiato e che tutti muovano le labbra senza però che questo corrisponda alle parole. Siamo tutti postsincronizzati, e delle volte in modo molto abile, si sarebbe portati a credere che sia un fatto normale.

Mio caro pitone Romain Gary pag. 102

2 commenti:

Arcureo ha detto...

...come i film giapponesi di serie U degli anni 70?

latteaigomiti ha detto...

@Arcureo: come se non si riuscisse più a avere la forza di essere se stessi e si dovesse recitare una parte scritta da altri, che non ci corrisponde ma che a forza di star sul set si riesce a fare e/o ci sembra giusto recitare e delle volte, da fuori, sembra che sia giusto/normale vivere così, che poi tutto sommato la parte che recitiamo sia l’unico modo possibile di stare al mondo o che addirittura ci corrisponda.
Va beh l’ho messo giù male ma forse si capisce lo stesso. La mia impressione è data però da tutto il libro, mi sembrava che quella frase riassumesse bene ma non sono sicura che isolata da tutto il resto renda. È un romanzo strano, a volte un po’ difficile da seguire ma mi è piaciuto.