È
così tanto tempo che non scrivo niente qua che mi sembra che qualsiasi cosa
scriva adesso sia la cosa meno giusta da scrivere. Che poi in un blogghino come
questo la cosa giusta non ha significato, dire la cosa giusta è la cosa meno
giusta che si possa dire. La meno interessante, la meno bella, la meno
importante, quella che meno valga la pena di scrivere forse è meglio. Che poi
anche valer la pena non è che mi piaccia anzi, fa un po’ pena scriver valer la
pena. Allora, dal momento che se lascio passare altro tempo poi finisce che qua
chissà quando mai mi rimetto a scriver qualcosa, scrivo che giovedì mattina mi
son alzata prestissimo per i mei gusti perché alle sette prendevo un volo per
Cagliari e il volo per Cagliari lo prendevo perché a Santa Margherita di Pula c’era
una cosa che iniziava alle tre e alle cinque del pomeriggio, dalle cinque alle
sei a voler esser pignola, avevo una cosa da fare che quando me l’hanno chiesta
ero molto contenta che me l’avessero chiesta ma poi quando la data si
avvicinava e io stavo preparandola mi dicevo in continuazione Ma perché ho
detto di sì? E adesso che son tornata, son tornata ieri sera, son contenta di
averla fatta, di esser andata, che con loro mi trovo molto bene. E lì, in quel
posto, c’era una spiaggia molto bella e venerdì per pranzo c’era una pausa
molto lunga, così dopo mangiato mi son messa il costume, un vestito corto e ho
fatto una bella passeggiata lungo il mare. Poi a forza di tenere i piedi in acqua
l’acqua non mi sembrava più così fredda e con una collega di Udine abbiamo
deciso di fare un bagno. Era troppo bello quell’azzurro. Chiamarlo bagno è un
po’ un’esagerazione ma nel mare ci siamo entrate, abbiamo fatto tre bracciate
tre e siamo uscite contente. Infreddolite ma contente.
Giuseppe Verdi
7 ore fa
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