Io quando non so delle cose poi finisce che le
chiedo a mia mamma e la maggior parte delle volte ho le risposte che cerco, o
parti delle risposte che cerco, o un modo per trovare le risposte che cerco. È
un gran vantaggio questo, secondo me, ma è anche una cosa che quando avevo
l’età della stupidera mi dava addosso da matti. In quel periodo lì, quando si
ha quell’età che per cercare di essere una persona e non solo una figlia la
cosa che viene in mente più spesso è quella di essere e fare l’opposto di
quello che è e fa la propria mamma, il fatto che lei sapesse o trovasse un modo
(che poi era per lo più un libro) per sapere era una cosa che proprio mi
mandava il sangue al cervello. Adesso invece è una cosa che mi piace, e molto. Oggi mentre andavo a lavorare ho trovato nel libro* che stavo
leggendo delle lettere greche
Oi
polloi ho letto,
a leggere non avevo grossi problemi,
son lettere che conosco, la lambda poi mi sta particolarmente simpatica e la
scrivo spessissimo nei protocolli che gamma/lambda** (con le due lettere
greche) è il modo di segnare le concentrazioni dei DNA, ma cosa significano
quelle lettere che avevo trovato messe così, una vicina dell’altra, non lo sapevo. Una nota a piè
pagina però poteva anche metterla, mi permettevo di consigliare all’autore. In
laboratorio ho provato un po’ a chiedere, ho collezionato un Non lo so, un Non
ne ho idea e un Ma dove l’hai trovato? Mi sono tenuta la curiosità. Poi stasera
ho chiamato mia mamma per sapere come stavano e poco prima di mettere giù mi è
tornato in mente, Mamma
Oi
polloi
cosa vuol dire? le ho chiesto. Lo sapeva. E io sapevo che lei lo sapeva.
* Selve d’amore – Gianni Celati
** microgrammo/microlitro