lunedì 13 maggio 2013

Latte, Flora, Emma


Oggi ho sentito così tante frasi che iniziavano con il mio nome che, anche se alcune andavano avanti con scusa se ti disturbo, non lo voglio più sentire per un po’. E sì che il mio nome mi piace, son contenta della scelta che hanno fatto, ma adesso, per un po’ da adesso, basta. Così sono entrata in casa e gli ho detto Va bene se questa sera mi chiami con un altro nome o proprio non mi chiami tanto dovrei farcela a capire se parli con me o con Mozzarello? Poi mi sono dovuta spiegare che saranno anche tanti anni che viviamo insieme ma non è sempre in grado di decifrarmi (anche perché non è sempre facile capire tutto il mio non detto). E adesso pensavo che sarebbe bello poter usare anche gli altri due nomi che ho, perché io all’anagrafe ne ho uno solo ma son stata battezzata con tre nomi: il mio, quella della mia nonna paterna e quello della mia nonna materna. Che nella famiglia di mia mamma c’è questa tradizione, la prima figlia femmina si porta appresso i nomi delle due nonne e il primo figlio maschio quello dei due nonni. È una tradizione che mi piace, sarà che io mi sento molto parte della famiglia dalla quale provengo. Più quella materna di quella paterna, ma questo perché da quella parte c’è sempre stato il gusto di raccontare.

2 commenti:

Sere ha detto...

Ma son bellissimi tutti e tre! La prossima volta che passi dal giardino, usi Flora? ^_^

latteaigomiti ha detto...

Son contenta che ti piacciano Sere. Allora farò così e la prossima volta che passerò a trovarti nel tuo giardino mi firmerò Flora, e magari ci facciamo due zucchine con la pastella, fritte naturalmente (e un bicchiere di vino).