mercoledì 7 marzo 2012

La mia amica C.

Pensierini:

La mia amica C. non è solo amica mia ma dal momento che è anche amica mia io il possessivo lo lascio. È un possessivo affettivo, non è un possessivo che vuole fare il lavoro per il quale esiste cioè possedere. In questo senso è un possessivo che lascia liberi e quindi un possessivo simpatico.

La mia amica C. si è licenziata a fine anno e alla fine di gennaio, il ventotto a voler essere precisi, se ne è volata a Londra. Senza avere una casa dove andare e senza avere un lavoro. È una fatta così. Qua non ce la faceva più a stare e ha deciso per un cambio drastico. La ammiro molto, io di cambi ne ho fatti ma uno così non ho mai avuto la forza di farlo.

La mia amica C. mi manca molto. Ci scriviamo delle mail, anche delle mail lunghe, anche delle mail con scritto dentro delle cose che solo le amiche si raccontano però non è la stessa cosa che vedersi tutti i giorni. Non è la stessa cosa che darsi un’occhiata e capire subito di che umore è l’altra.

Ho voglia di rivedere gli occhi della mia amica C., soprattutto quando ridono.
Ho voglia di parlar di libri con la mia amica C. (e di scambiarceli).
Ho voglia di far quei discorsi che solo con lei riesco a fare senza vergognarmi troppo. Quelli che poi ci guardiamo e ci diciamo: ma quanti anni abbiamo oggi?

La mia amica C., qualche anno fa, è andata a lavorare per un periodo a Barcellona e, dal momento che lei è una di quelle persone che imparano le lingue facilmente, quand’è tornata leggeva tranquillamente anche in spagnolo. Un giorno è arrivata in laboratorio con un libro che si intitola: Los caracoles no saben que son caracoles. E io adesso, quando sento che mi sta montando il nervoso mi ripeto nella testa: le lumache non sanno che son lumache, e continuo fino a che vedo che sto meglio. Sembra assurdo ma funziona.

5 commenti:

Calzino ha detto...

ma io ti adoro, e credo di avertelo gia detto, per altro.

Giovy Malfioriu ha detto...

E andare a trovarla? :)
Il tuo post è bellissimo

latteaigomiti ha detto...

@Calzino: ma grasssie, mi fai diventare birulò, una bella gradazione di birulò, tipo quella che c'è lì in punta al calzino ;-P

@Giovy: sì penso proprio che andrò, ma più in là. Mi fa piacere che il post ti sia piaciuto tutto merito del soggetto ispirante ;-P

Anonimo ha detto...

mi vuoi far piangere...con queste bellissime parole... lasci me senza parole... e tu sai bene che questo evento si verifica una volta all'anno o anche meno.. macchè...non me ne esce nemmeno una piccola in nessuna delle (poche) lingue che conosco... nemmeno in genovese...siamo messi male...:) Grazie Straf...sei fantastica... e mi manche un sacco anche tu... Cmq... per dovere di cronaca "Los caracoles no saben que son caracoles... por que no se ven!"... E per la proprieta transitiva (che non c'entra niente...ma è bellissimo dirla questa proprietà...) "La mia Amica Straf. non sa di essere strafi, perche LEI non si vede... ma IO si che la vedo....!!!" Leggasi strafi nel senso lato del temine (fisico e non...) Firmato ... (la fortunata e commossa...) Amica C.

latteaigomiti ha detto...

@C. adesso sei tu a lasciarmi senza parole (anche se mi par di capire che dovresti andare a trovare il tuo amico oculista ;P) Oggi mi hai proprio coccolata: passi da qua e lasci un segno (e che segno), 'sta mattina un messaggino e ora torno da teatro e trovo anche una mail.