domenica 15 marzo 2015

pensierini nati da un uovo (di legno)


Stavo aggiustandomi due paia di calzini che avevano un buchino, un buchino un paio e uno l’altro paio. Ero lì che rammendavo e mi è venuto in mente che le uova di legno che si usano per rammendare i calzini sono, molto probabilmente, tra quegli oggetti che spariranno dalle case. O che magari qualcuno tra qualche decennio ritroverà e non sarà più in grado di sapere a cosa servono o come si usano, ed è un peccato, secondo me. Son bellissime secondo me le uova di legno. E così tra un pensiero e l’altro mi è vento da pensare che spesso aggiustare una cosa costa di più di comprarla nuova e allora c’è poco da fare la raccolta differenziata bisognerebbe (r)imparare ad aggiustare le cose per farle vivere di più. Allargare o stringere una gonna o un paio di pantaloni costa di più che comprarli nuovi e a me sembra una cosa assurda. E, tra un pensiero e l’altro, mi è vento in mente che l’anno scorso avevo un paio di pantaloni estivi di quelli che sembrano una gonna, molto lunghi, che per Genova era scomodissimo perché qua è pieno di scalette e allora con quei pantaloni di quella forma lì, ma anche con le gomme molto lunghe, devi star attenta quando fai le scale, devi prender su di lato se non vuoi inciampare, questo mentre sali le scale, a scenderle c’è un movimento della gamba, una specie di calcio, che ti permette di scenderle senza rischiare di cadere, se si impara a farlo poi si può andar giù anche di corsa senza pericolo. Quei pantaloni mi piacciono molto così li avevo portati ad accorciare ché io non so cucire a macchina. Ecco, rifare l’orlo a quei pantaloni mi è costato di più di quando li avevo presi, e mentre pagavo, si vede che me lo si leggeva in faccia che pensavo che quello era un furto, la signora mi ha detto Sa son larghi in fondo questi pantaloni, quello è il prezzo dell’orlo di due gonne. E poi, dopo una pausa, Di una magra. 

2 commenti:

Sere ha detto...

Io ho imparato a fare l'orlo ai pantaloni, ma solo se sono pantaloni tipo i jeans e allora è facile. Cioè, facile si fa per dire, ogni volta ci metto ore e ore, mi infilzo le dita con l'ago e gli occhiali sulla punta del naso tipo vecchietta.

latteaigomiti ha detto...

Brava Sere, io riesco ad andare storta anche se devo accorciarli di un dito :-D. Anch'io non uso il ditale, quello ci accomuna.