sabato 29 marzo 2014

narcisi


Oggi sul terrazzo si stava benissimo. Sembrava veramente primavera.
(le trombette quest'anno non sono molte ma son bellissime, vien voglia di accarezzarle)

venerdì 28 marzo 2014

paraspifferi

Oggi tornata a casa non li trovavo. Poi li ho trovati, stavano giocando a Io mi mimetizzo e tu non mi vedi.

giovedì 27 marzo 2014

però


Io oggi dovevo fare una cosa che in tutto, tra la mia parte e il tempo per le domande doveva durare massimo mezz’ora ed eran giorni che pensavo a cosa dire, poi cambiavo idea, poi facevo delle dia, poi le cambiavo. Un gran lavorare. E intanto mi dicevo Ma guarda qua, e dire che è quello che fai, chissà se dovessi parlare di cose che non fai. Ho cambiato cose fino a ieri sera. Questa mattina invece sono massa a fare altro, un po’ per distrarmi e un po’ per non ritrovarmi a voler fare delle altre modifiche. E adesso mi sento leggera leggera, ma proprio tanto leggera. Però la bilancia non è della mia stessa idea.

mercoledì 26 marzo 2014

stranissimo e molto bello


Io ho questa voglia di lamentarmi in sottofondo. Poi penso anche che non ho grandi motivi per farlo e allora taccio, però la voglia rimane lì, un po’ soffocata dal buon senso ma sempre viva. E allora ho iniziato a fare il giochino del Che cosa è successo di bello oggi? Ecco: oggi Emir mi ha fatto tante feste quando son tornata a casa. Poi è salito sul tavolo a mangiare con noi.  Per cena avevamo una pizza con i porcini, il gorgonzola e la salsiccia. Metà per uno. Gli ho dato un po’ di salsiccia (non sono generosa è che ne aveva tanta dato che Daniele continua a non mangiare carne) così ho visto, e sentito, un gatto che riusciva a mangiare e a fare le fuse allo stesso tempo. Una cosa stranissima, molto ma molto bella.

giovedì 20 marzo 2014

ogni cosa ha un passato


Non ero sicura di aver capito e le domandai con esasperazione puerile perché dovesse sempre darmi il significato antico delle parole, perché non potesse semplicemente dirmi che cosa significavano oggi. E, pazientemente, disse, con il suo accento straniero: «Ogni cosa ha un nome, Ilana. E i nomi sono molto importanti. Puoi immaginare qualcosa che non abbia un nome? E poi, cara, ogni cosa ha un passato. Ogni cosa – una persona, un oggetto, una parola, ogni cosa. Se non conosci il passato non puoi capire il presente né programmare adeguatamente il futuro. Stiamo costruendo un mondo nuovo, Ilana. Come potremmo ignorare il passato?»
 L’arpa di Davita – Chaim Potok – trad. Dario Villa – pag.17

martedì 18 marzo 2014

un pensiero profondo


Aprile dolce dormire, però anche marzo non scherza.

domenica 16 marzo 2014

oggi


Oggi ho fatto fatica a capire il filo logico, o meglio, oggi mi sembrava che in quel discorso ci fossero come dei salti. Di solito non ne vedo, di solito non faccio fatica a seguirlo. Spesso mi capita di non condividere tutto quello che dice, ma che ci sia una logica lo vedo. Boh, magari ero distratta o magari questo discorso gli è venuto giù meno bene del solito.