Oggi
ho messo a posto le miei piante, sia quelle sul terrazzo che quelle a casa. Era
un po’ che dovevo farlo, rimandavo, Tanto qua non fa tanto freddo, mi dicevo, poi
è successa una cosa che io ho trovato stranissima, a voler essere gentile, e
così mi sono decisa. È successo che l’altra mattina mi ha chiamata la
segretaria dell’amministratore condominiale per dirmi che alla vicina del piano
di sotto al nostro davano fastidio le mie piante che dal mio balcone andavano
al suo. A me, per come sono fatta io, sembra stranissimo che una che abita
sotto l’appartamento dove abito non suoni al campanello per dirmi una cosa, non
telefoni, non citofoni, non mi metta un biglietto nella cassetta della posta ma
vada a chiamare l’amministratore per farmi sapere che le danno fastidio le mie
piante. Ma son io che sono strana perché anche a Daniele non sembra una cosa
assurda. Io però inizialmente ho preso la cosa un po’ come un’offesa. Me lo avesse detto lei io mi sarei scusata, le
avrei detto che non mi ero accorta che
erano cresciute così tanto, però non l’ha fatto e allora quando sono tornata
quella sera non le ho suonato al campanello, le ho scritto un biglietto. L’ho
scritto con il computer, un biglietto fredissimo, di quelli che hanno le L
maiuscole, un biglietto in cui le dicevo che avrei messo a posto le piante
durante il fine settimana, poi l’ho firmato e l’ho messo nella sua cassetta
delle lettere la mattina dopo, andando a lavorare. Quando son tornata non c’era
più. Così oggi, oltre a potare la pianta che andava a fare visita alla vicina,
ho sistemato le mie piante e ho anche portato in casa la Spina di Cristo e per
farle posto ho dovuto sistemare le altre piante che ho in casa. Adesso ho delle
piante bellissime, tutte ben sistemate, senza foglie morte, tutte con il
concime. In compenso non ho pulito mezzo pavimento. Ci si penserà domani.
Giuseppe Verdi
6 ore fa
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