Io,
in questo periodo, ho così tante scadenze che mi sveglio e penso Martedì, Giovedì!
oppure il 13, il 16! A seconda che pensi solo alla settimana o alle scadenze più
importanti che sono anche vicinissime tra loro. E anche quando vado a dormire
son lì, subito prima di chiudere gli occhi, che penso Martedì, Giovedì! oppure
il 13, il 16! E lunedì mi son presa un giorno di recupero straordinario ma non
per fare i fatti miei, ma per poter fare delle cose per quelle scadenze lì del
13 e del 16 senza che nessuno mi disturbi. E quando ricorro a cose del genere
vuol dire che son messa veramente male. Sto così tanto tempo con quei pensieri
che mi sto tramutando in una scadenza vivente, una gigantesca mozzarella che
scadrà, se non andrà male prima, il 16.
sabato 31 gennaio 2015
mercoledì 21 gennaio 2015
sui due pelosi che abitano qua
Emir
ha sempre fame e mangia qualsiasi cosa gli capita a tiro, soprattutto se vede
noi che lo mangiamo. Gli piace tantissimo il pane, sia il mio, che la maggior
parte delle volte è bianco, che quello di Daniele, che è sempre nero. Anche i
dolci li mangia volentieri. Assaggia di tutto, anche il succo della macedonia.
Poi magari mi guarda schifato, ma provare prova tutto. Oggi l’ho scoperto che
stava leccando i gusci dei pistacchi. Io
gli dico sempre Ma sei morto di fame nella vita scorsa?
Aglio
invece ha sempre freddo, cerca tutte le fonti di calore possibili. A lui invece
dico Ma sei morto di freddo nella vita scorsa? E appena può, appena trova il
mio computer acceso e aperto (è un portatile il mio computer) ci si sdraia
sopra e quando ha finito il suo sonnellino si stiracchia e ci si fa le unghie
sopra. Ecco, adesso, non adesso adesso, da qualche giorno sono quattro i tasti
che mancano. Il 2, che è stato il primo tasto che ha perso, la U, la D e anche
la F. Solo che il 2 e la U son distanti sulla tastiera, non mi sbaglio anche se
mancano, la D e la F ogni tanto li inverto, son troppo vicine.
martedì 20 gennaio 2015
odori (2)
Questa
mattina mentre scendevo le scale ho sentito odore di cipolla poi, annusando
meglio, di minestrone. Odore di minestrone alle otto e mezzo. E quell’odore, un
po’ di cipolla bollita, un po’ di minestrone, mi è rimasto nel naso tutta la
giornata. Chissà dove si è andato a infilare per rimanere così a lungo.
E
adesso mi è tornata in mente una cosa che mi è successa da bambina, che a me il
minestrone non è mai piacito, se frulli tutto allora mi piace, se lasci i pezzi
di verdura lì a galleggiare invece non mi piace. Quella sera era successo che a
cena c’era il minestrone e io per non mangiarlo avevo detto che non avevo fame
e aveva funzionato, realmente non l’avevo mangiato. Ero contenta di averlo
saltato, mi sentivo molto furba. Poi, la mattina dopo me lo sono vista a
colazione. Mai più saltato il minestrone, me ne davano poco ma quel poco lo finivo.
lunedì 19 gennaio 2015
sensazioni
Io
non capisco come succeda ma secondo me c’è qualcuno o qualcosa che mi sottrae
le giornate. Non pezzi di giornate, proprio delle giornate intere. Questa cosa
mi mette agitazione, mi sembra che mi manchi l’aria. Non è una bella
sensazione.
sabato 17 gennaio 2015
cosa ho fatto oggi
Oggi
ho messo a posto le miei piante, sia quelle sul terrazzo che quelle a casa. Era
un po’ che dovevo farlo, rimandavo, Tanto qua non fa tanto freddo, mi dicevo, poi
è successa una cosa che io ho trovato stranissima, a voler essere gentile, e
così mi sono decisa. È successo che l’altra mattina mi ha chiamata la
segretaria dell’amministratore condominiale per dirmi che alla vicina del piano
di sotto al nostro davano fastidio le mie piante che dal mio balcone andavano
al suo. A me, per come sono fatta io, sembra stranissimo che una che abita
sotto l’appartamento dove abito non suoni al campanello per dirmi una cosa, non
telefoni, non citofoni, non mi metta un biglietto nella cassetta della posta ma
vada a chiamare l’amministratore per farmi sapere che le danno fastidio le mie
piante. Ma son io che sono strana perché anche a Daniele non sembra una cosa
assurda. Io però inizialmente ho preso la cosa un po’ come un’offesa. Me lo avesse detto lei io mi sarei scusata, le
avrei detto che non mi ero accorta che
erano cresciute così tanto, però non l’ha fatto e allora quando sono tornata
quella sera non le ho suonato al campanello, le ho scritto un biglietto. L’ho
scritto con il computer, un biglietto fredissimo, di quelli che hanno le L
maiuscole, un biglietto in cui le dicevo che avrei messo a posto le piante
durante il fine settimana, poi l’ho firmato e l’ho messo nella sua cassetta
delle lettere la mattina dopo, andando a lavorare. Quando son tornata non c’era
più. Così oggi, oltre a potare la pianta che andava a fare visita alla vicina,
ho sistemato le mie piante e ho anche portato in casa la Spina di Cristo e per
farle posto ho dovuto sistemare le altre piante che ho in casa. Adesso ho delle
piante bellissime, tutte ben sistemate, senza foglie morte, tutte con il
concime. In compenso non ho pulito mezzo pavimento. Ci si penserà domani.
lunedì 5 gennaio 2015
odori
Oggi
arrivata all’ingresso dell’ospedale ho sentito un odore che mi ha fatto venire
in mente quando da bambine io e mia sorella giocavamo con il crystal ball. Era
un gioco che ci piaceva molto, facevamo anche delle cose che ricordavano la
testa di Topolino o un fiore fatto tutto a balle. Poi, se non ricordo male, l’hanno
tolto dal commercio. Può anche essere che fosse tossico, era bello giocarci però.
E invece niente crystal ball, avevano solo ripitturato i passaggi di asfalto
dei vialetti dove possono camminare i pedoni, era solo odore di vernice.
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