sabato 15 luglio 2017

Qualcosa di non così distante dalla musica

Riparare orologi gli procurava una  sensazione di gioia fredda, la graduale ripresa di un ordine delle cose. Era un’esperienza non dissimile dalla convalescenza, un piacere quasi matematico, qualcosa di non così distante dalla musica.
Gioiva del suo lavoro alla luce di una lampadina che mandava un fascio di luce intenso e sottile, si infilava una lente d’ingrandimento dentro l’occhio sinistro, prendeva delle pinzette, le sue mani sapevano essere precise, fredde e composte. Fissava una ruota del tempo deragliata e le ridava movimento giusto. Non di rado stabiliva il prezzo della riparazione sulla base del piacere che il lavoro gli aveva procurato.

Amos Oz – Tocca l’acqua, tocca il vento – trad. Elena Loewenthal - pag. 50

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