L’altro giorno hanno portato in laboratorio dei depliant dal titolo Tieni lontana l’influenza. Sono azzurri con le scritte in blu e in bianco. Ne ho misurato uno, 24.5 cm di larghezza e 68 cm di lunghezza. Ci sono anche tante belle figure, ognuna ha due mani che si toccano in maniera differente e delle frecce a indicare i movimenti da fare. Il sottotitolo è: adeguati comportamenti igienici, come lavarsi le mani, proteggono dal contagio. Più sotto ancora c’è scritto, tempo consigliato: 40-60 secondi. Le descrizioni alle sette figure sono nell’ordine
Bagnare le mani e applicare il sapone. Strofinare le mani da un palmo all’altro
Palmo destro sul dorso sinistro incrociando le dita e viceversa
Palmo contro palmo con le dita intrecciate
Dorso delle dita contro il palmo opposto tenendo le dita strette tra loro
Strofinare attraverso rotazione del pollice sinistro sul palmo destro e viceversa
Strofinare attraverso rotazione all’interno e in avanti con le dita della mano destra sul palmo sinistro e viceversa
Asciugare con salvietta monouso e usare la salvietta per chiudere il rubinetto
Quando l’ho visto ho pensato: eh, se i dipendenti di un ospedale non sanno lavarsi le mani siamo messimi proprio male. Non era un pensiero molto allegro. Poi mi è venuto in mente che quando da bambina mi lavavo male le mani mia mamma mi diceva: non sei un prete in chiesa, lavati le mani come si deve. Mi è tornato il buon umore.
Bagnare le mani e applicare il sapone. Strofinare le mani da un palmo all’altro
Palmo destro sul dorso sinistro incrociando le dita e viceversa
Palmo contro palmo con le dita intrecciate
Dorso delle dita contro il palmo opposto tenendo le dita strette tra loro
Strofinare attraverso rotazione del pollice sinistro sul palmo destro e viceversa
Strofinare attraverso rotazione all’interno e in avanti con le dita della mano destra sul palmo sinistro e viceversa
Asciugare con salvietta monouso e usare la salvietta per chiudere il rubinetto
Quando l’ho visto ho pensato: eh, se i dipendenti di un ospedale non sanno lavarsi le mani siamo messimi proprio male. Non era un pensiero molto allegro. Poi mi è venuto in mente che quando da bambina mi lavavo male le mani mia mamma mi diceva: non sei un prete in chiesa, lavati le mani come si deve. Mi è tornato il buon umore.
3 commenti:
Confesso che non ho dimestichezza con preti e chiese ma lo stesso ho provato a cavarci un significato, da quel buffo detto. Ma non ci son riuscito. Come mai si dice così?
@Arcureo. C’è un punto della messa, subito prima della consacrazione del pane e del vino, durante il quale il prete si versa, o si fa versare dal chirichetto, dell’acqua sulle dita proprio prima di prendere l’ostia da consacrare in mano. L’acqua dell’ampollina (che molto probabilmente non è un’ampollina ma ha un altro nome che non lo so) è poca e ne deve rimanere anche per sciacquare il calice. Di sapone non ce n’è, neppure l’ombra del sapone. Naturalmente l'igene personale del prete non era in discussione. é da lì che viene quell'espressione :-D
Aaaahn... è perché è un gesto più che altro ritualizzato. Ok afferrato, thanks.
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