Quest’anno
mi hanno invitato anche alla scuola invernale così me ne sono andata per tre
giorni ai piedi del Gran Sasso. Bellissimo. C’è un mio amico spagnolo che dice
Vado a fare immunoturismo, e a me quella parola che ha inventato piace
moltissimo perché, lo ammetto, la maggior parte delle volte le località che
scelgono per incontrarsi sono veramente belle. Mi ha invitato un collega del L’Aquila,
che poi collega perché ci chiamiamo così quando non ci chiamiamo per nome ma
lui è ben più bravo di me. Io a L’Aquila c’ero andata più di vent’anni fa,
proprio nel suo laboratorio, a imparare una cosa che non sapevo fare, perché potendo, per imparare a fare una cosa che non si sa fare, la cosa migliore è
quella di vederla fare da uno che la sa fare, almeno secondo me. Son tornata
ieri sera e adesso son contenta, che quello lì è proprio un bel gruppo, son
tutte persone che hanno voglia di condividere esperienze e idee, e ogni volta,
questa è la quarta volta, le altre tre erano scuole estive però, ogni volta che
torno da quegli incontri a me monta dentro uno stato d’animo stranissimo. A
cercare un aggettivo mi vien da dire pacifico.
(Nelle
3 ore che avevamo per fare i turisti io non sono tornata a L’Aquila, avevo come
paura di vederla dopo quello che è successo, me ne sono andata a fare una
passeggiata con tre amiche e un cane un po’ rasta che ci ha seguito e che poi abbiamo
scoperto essere stato abbandonato lì due estati fa e adottato da quelli che lì
hanno gli alberghi.)
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